domenica 14 ottobre 2007

Domenica 14 ottobre, il giorno delle primarie!



Quello delle primarie, domenica 14 ottobre, un giorno dedicato alla scelta dei futuri componenti del partito democratico!Coloro che dovranno farsi portatori degli interessi dei cittadini!

Si dice che siamo dinanzi ad una svolta, ad un cambiamento “Epocale”,se così possiamo definirlo !
Questo perché finalmente il popolo si rende protagonista della scena politica. Stavolta i candidati sono stati scelti dal basso e non dalla dirigenza dei singoli partiti!
….così si dice…. Come si dice, e ci si vanta, che le liste (una infinità) presentate per tale evento, presentino un’età media tra i 25 e i 35 anni. Questo ci fa pensare ad un rinnovamento ad una ventata di freschezza. Ci fa supporre che si è deciso di dare più spazio alle menti giovani!.

…bene!...si potrebbe dire d’emblè!
Ma chi ci dice che questi giovani abbiano la reale capacità di rappresentare i propri cittadini, di essere capaci di farsi portatori delle necessità della cittadinanza?
Chi ci dice che questi giovani, (ahimè in certi casi fin troppo giovani!), abbiano realmente consapevolezza di ciò che stanno andando a fare!

…. la consapevolezza…. Ed è qui che veniamo al punto chiave!

Essere consapevoli di ciò che si fa, è la premessa fondamentale per riuscire in ogni campo della vita senza pentirsene mai!

Ed è un punto sul quale mi piacerebbe soffermarmi….anche perché, guardandomi un po’ intorno, ho percepito che di consapevolezza ce n’è ben poca!

Quanti di voi,questa domenica, hanno espresso una preferenza, realmente consapevoli della propria scelta!?

Consapevoli di esprimere una preferenza per quella persona che appoggia quella determinata lista, perché realmente si conosceva il capolista e la sua corrente di pensiero!

Quanti?

Io non credo molti!...e questo lo dico con una certa cognizione di causa!
Dicendo questo non mi riferisco ai politici!...se non lo sapessero neanche loro sarebbe ridicolo!

Ma mi riferisco al popolo, colui che ha il “reale potere di scegliere e di decidere!



Si è dato il voto perché era un proprio amico o parente. …e noi ci fidiamo dei nostri cari!
Ma ci si è domandati perché quel nostro amico si è inserito in una lista piuttosto che in un’altra?
Ci si è domandati perché all’interno del Pd si sono create diverse liste per appoggiare un candidato potenziale a diventare il leader del PD democratico?
… Si dice che ci siano diverse correnti di pensiero…. Il motivo è questo.

Iannuzzi, Piccolo, De Franciscis, i nostri candidati regionali si sono portati dietro, a loro volta, da una a due liste per candidato.
Perché questo?
Qual è il motivo per il quale delle persone, pur appoggiando lo stesso candidato, sia a livello regionale, che a livello nazionale, ha deciso di presentare delle liste diverse?

Io, come comune cittadina, queste domande me le sono poste!
Ho chiesto che venisse fatto un incontro per dare una risposta a tali domande….
...a tutt’oggi,continuo a rimanere nella mia ignoranza!

E questo, a mio avviso, è una cosa gravissima!

Ed è per questo che ho deciso di non votare!

Come fa il cittadino, ad esercitare un diritto così importante con la piena consapevolezza, se non ha le informazioni necessarie per poterlo fare?

Perché vedete, è proprio questo il limite, che probabilmente non porterà mai il nostro paese al miglioramento.

Ma di chi è la colpa di tutto questo?
…qualcuno potrebbe dire…della gente, che non si informa!

E invece io dico NO, NON E’ COSI’!

E’ dovere dei partiti,e quindi di chi questi li rappresenta, organizzare convegni, eventi, per spiegare, ai suoi aderenti, cosa stia accadendo! Illustrare il quadro generale, affinché i cittadini possano farsi un’idea propria e dare il loro voto con consapevolezza!

E’dovere dei partiti VOLERE che le persone esercitino il loro diritto di voto con consapevolezza!

E’dovere dei partiti diffondere informazione facendo in modo da dare a tutte le persone l’opportunità di poter valutare con oggettività se anch’essi vogliono prendersi la responsabilità di rendersi portavoci della popolazione, all’interno di un partito!

Ho la netta impressione, che molti di coloro che sono stati inseriti nelle liste non sappiano assolutamente il perché stiano lì! …addirittura ho saputo di qualcuno/a che ha sempre affermato con forza la sua contrarietà al Partito democratico e che oggi si ritrova tra i nomi della lista Nicolais….!

E questa, per me, non rappresenta una svolta, un progresso!Questo si chiama regresso!


A questo punto la domanda nasce spontanea:
Quanto sarà in grado il nuovo PD di adempiere ai suoi doveri, di rendere trasparenza e democrazia consapevole ai suoi cittadini?

Mmah…considerando l’inizio…..!
Dicono i francesi…. “on verra”!

1 commento:

Unknown ha detto...

Ho aderito a Sinistra Democratica non condividendo la nascita del P. D. (Partito Democratico) principalmente per i seguenti motivi:
- Per la mancanza di una chiara collocazione politica al parlamento europeo
- Per la fusione a freddo fra apparati
- Per la nascita di un partito a sostegno di Prodi in un momento difficile per deficit di popolarità nonostante il governo abbia realizzato cose apprezzabili.
Queste sono opinioni personali alle quali se ne possono opporre, legittimamente, mille altre di segno opposto.
La mia onestà intellettuale e la stima che ho per la politica (quella buona naturalmente) non mi consentono di far passare l’articolo “Domenica 14 Ottobre, il giorno delle primarie!” senza alcune doverose osservazioni e opportune considerazioni.
Nella formazione di una lista nessuno impone candidature a nessuno un cittadino offre o gli si chiede la propria disponibilità e sull’opportunità di una sua candidatura si opera la scelta.
Il 14 Ottobre si è votato per eleggere la costituente del nuovo partito democratico.
Se il segretario era già stato designato, questo è opinabile, è, altresì, inconfutabile che il 75% di 3.300.000 elettori hanno gradito Walter Veltroni alla guida del nuovo schieramento politico.
Rosy Bindi ed Enrico Letta ottime affermazioni.
Gentile signora non le sarà sfuggito, mi auguro che il suo osservatorio non sia il balcone di casa, che le donne sono state elette per il 50% e che Enrico Letta sia il giovanissimo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e che sia stato il più giovane ministro dell’era repubblicana.
Non sarà stata una ventata di freschezza ma è stata la risposta politica ai Grillo e ai suoi vaffa e all’antipolitica di cui non abbiamo certamente bisogno.
Sulla quantità di elettori consapevoli e sul grado di consapevolezza non saprei dare una risposta (troppa impegnativa è la domanda) posso solo far notare che 3.300.000 elettori si sono recati alle urne muniti di certificato elettorale, di documento di riconoscimento, con versamento di un euro quale contributo per le spese sostenute; questo per rispondere ad un quesito semplice: volete che nasca il Partito Democratico e quali persone volete proporre alla sua costituente?
Il suo “osservatorio” le avrà certamente evidenziato che abbiamo votato, anche di recente, per quesiti referendari complicatissimi dove si spiegava (quando lo si faceva) che votare SI’ voleva dire NO e che votare NO voleva dire SI’.
Le consiglierei, pertanto, di allargare il suo osservatorio politico alle finestre di casa che non affaccino, possibilmente, sul cortile.
Una cosa che mi colpisce di Lei, gentile signora, è l’uso improprio che fa della parola gente e popolo; la gente ed il popolo non sono la stessa cosa e che quelle persone erano elettori liberi che liberamente esprimevano la loro opinione.
Lei domanda perché liste diverse appoggiavano la stessa persona
La risposta è perché può esserci un’idea diversa (non contrapposta) per delegare e per farsi rappresentare: le pare poco?
Se questo, per Lei, è gravissimo nessuno le vieta di rimanere nella sua ignoranza (a patto che non sia contagiosa).
Voglio augurarmi che il mio osservatorio sia più ampio del suo (non me ne voglia) ma so che c’è stata una lunga, tormentata e non facile campagna elettorale, perché non era facile spiegare il percorso del nuovo partito che nasceva e che indicava nuove prospettive.
Non è stato facile neanche per chi non ha condiviso il progetto del P.D. (ma che non ha osteggiato).
Non sarà facile spiegare che non esiste Sinistra Radicale e Sinistra Riformista ma che esiste ancora una politica comune della sinistra che guarda con maggiore attenzione ai giovani, agli anziani, ai ceti meno abbienti (ai poveri, così si capisce meglio).
Che questa politica sia rappresentata dal Partito Democratico o dalla nuova sinistra che ci siamo impegnati a costruire poco importa; abbiamo una storia troppo comune per marciare separati.
Per chiudere alla francese come Lei, graziosamente fa, e parlando di cose di Francia mi auguro solo, ma sono convinto del contrario che, per ragioni spesso incomprensibili, tutte interne alla sinistra di quel paese non si debba celebrare un Nicolas Sarkozy alla guida del governo.

Un rispettoso saluto
Ciro Lattero
(Sinistra Democratica)